La questione salariale al centro del dibattito Governo-sindacati: ecco di cosa di discute

 di Luigi Battista

 

L’incontro interlocutorio dell’8 gennaio 2008 tra Governo e parti sociali sulla riforma del salario può essere riassunto in alcuni punti fondamentali che individuano interrelazioni tra la disciplina del lavoro, da un lato, ed il funzionamento dell’impresa e del complessivo sistema economico, dall’altro.

Questo funzionamento evidenzia come la riforma dell’istituto condiziona la stessa possibilità di effettiva soddisfazione dell’esigenze del lavoratore.

Essi, infatti, sono considerati dall’ordinamento non solo come parte del rapporto di lavoro ed interessati all’accrescimento del proprio reddito, ma anche come consumatori ed utenti interessati all’acquisizione di beni e servizi utilizzando di tale reddito nonché al buon andamento dell’economia.

Sulla scorta di tali premesse, questa la ratio ed i punti fondamentali delle proposte avanzate dalle parti sociali.

La detassazione del secondo livello di contrattazione e la diffusione effettiva della stessa è uno degli obiettivi indicati dalla piattaforma unitaria di Cgil, Cisl e Uil che sollecitano nel medio-lungo periodo la destinazione di 1 punto di Pil (circa 14 miliardi) per un pacchetto di misure a vantaggio dei lavoratori dipendenti e dei pensionati.

La piattaforma delle parti sociali prevede: la riforma dell'Irpef con la riduzione delle aliquote, la dote fiscale per la famiglia, la riduzione della tassazione del Tfr, politiche per la casa, il federalismo fiscale, il contenimento di tariffe e prezzi.

Il dato che emerge è quello dell’opportunità di affrontare il tema della tutela del potere di acquisto delle retribuzioni considerando, accanto ai profili legati agli assetti contrattuali, anche le misure di iniziativa governativa, rilevando come tale prospettiva consenta di sganciare il tema dal dibattito politico riconducendolo alla naturale sede del dibattito sindacale.

In tal modo le soluzioni di carattere concertativo, estese all’organismo istituzionale, possono essere idonee recepire soluzioni fondate su un ampio consenso.

 

Gli interventi di Tocqueville-Acton sul tema:

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