
Governo senza maggioranza:
�inizia il sogno concreto di una nuova Italia lontana da Prodi e dai suoi
Perdenti Definitivi
di
Angelo Costa
�
Di Willer Bordon ho apprezzato una interessante iniziativa
legislativa di qualche tempo fa volta alla valorizzazione ed al recupero dell'Appia
antica nell'intero percorso da Roma a Brindisi: per chi come me per mestiere
quotidianamente insegna di cose dell�antica Roma, una proposta del genere non
pu� che essere una buona notizia, in tempi in cui si vive di futuro incerto
dimenticando un passato glorioso che dovrebbe essere la forza di questo nostro
Paese che dovrebbe guardare al domani tra l�innovazione e la tradizione.
Ebbene, in questi giorni il senatore Bordon � su tutti i
giornali col suo collega Roberto Manzione con il quale ha dato vita, in
accordo col partito dei consumatori, al gruppo di Unione Democratica. Manzione
ebbe a dichiarare qualche giorno fa, su un vertice di maggioranza disse:
�Abbiamo convenuto che nella maggioranza c'� al momento una guerriglia in
atto, esclusivamente auto-referenziale. Ed � per questo che, allo stato, pur
ringraziando dell'invito, riteniamo di non partecipare all'incontro di
mercoled� che riproduce sterili rituali di una vecchia politica. Non vogliamo
essere il quindicesimo partitino�.
Il primo atto politico della nuova formazione � stato un
avvertimento al governo: o si dimezza il numero di ministri e sottosegretari,
oppure non si va avanti. Questa richiesta, precisava Bordon, � la conditio
sine qua non che dovr� essere realizzata da gennaio: altrimenti quelli
dell'Unione Democratica sul sostegno al governo potrebbero ripensarci.
In questi ultimi giorni per� le cose hanno subito
un�accelerazione e lo strappo tra i dissidenti della Margherita e l�Unione si
� fatto pi� vistoso: la notizia � di eccezionale rilevanza, Prodi al senato
non ha pi� la maggioranza perch� �Gioved� - ha spiegato Bordon in un
comunicato - abbiamo ricevuto una lettera da un avvocato che per conto
dell'Unione ci certifica di fatto che io e Manzione non facciamo pi� parte
dell'Unione. Di conseguenza l'Unione certifica che al Senato non ha pi� la
maggioranza�, anche perch� a questo punto, �non avendo pi� obblighi di
coalizione, io e Manzione ci sentiamo liberi di presentare nostri emendamenti
ad una Finanziaria che riteniamo abbia seri elementi da modificare�. Dunque
�se non c'� pi� una maggioranza politica ci sar� una maggioranza aritmetica
sui nostri emendamenti�. �Non ne ho parlato con Prodi - aggiunge Bordon -
vogliamo per� un chiarimento politico�, perch� �questo non � un gioco. Per
quanto mi riguarda sono pronto anche a lasciare la politica, quindi il
problema non mi riguarda. Al Senato - ha concluso Bordon - la maggioranza �
letteralmente allo sbando, con le varie anime del Partito Democratico alle
prese con una lotta animalesca�.
Dispiace per il povero Veltroni che si � trovato nel mezzo
di questa partita senza regole ed all�insegna della confusione e che
ingenuamente, quando ancora non era stato ammaestrato su cosa dire o fare,
�nel 2006 a Giannini
che lo intervistava per la Repubblica diceva: �se il gioco � solo la
somma Ds-Margherita, il partito democratico non c'entra niente. Questa � una
federazione, ma allora conviene chiamare le cose con il loro nome�. Oggi
Veltroni si trova ad essere il segretario del nulla, pseudo leader di una
federazione allo sbando e sostenitore di un governo che non ha pi� la
maggioranza ed � sempre pi� distante dalla gente che ha battezzato Perdenti
Definitivi coloro che hanno abusato dell�Italia e degli italiani in questi
anni come nessuno lo aveva fatto negli ultimi cinquant�anni.
Bordon con acume scrisse gi� qualche tempo fa: �Rifondare
le regole della convivenza civile vuol dire anche rilanciare i partiti come
soggetti in grado di riaprire un dialogo forte con la societ�. Occorre cio�
che i partiti sappiano tornare a essere un valido punto di riferimento per i
cittadini, che sappiano fornire loro obiettivi e speranze, e che sappiano nel
contempo recepirne le istanze, valorizzarne le energie, seguirne e
raccoglierne le sollecitazioni. Il Partito democratico potrebbe rispondere a
tutto questo. Ma occorre intendersi: dietro alla locuzione Partito democratico
possono stare molte cose. Non tutte simili. Di Partito democratico, solo per
rimanere agli ultimi tempi, ha parlato Prodi, hanno parlato Parisi, Rutelli,
Fassino, Amato, D'Alema, Veltroni. Temo � in verit� lo dico anche per
conoscenza diretta di ognuno di loro � non sempre alla stessa maniera e con
pi� di qualche differenza nell'approccio finale�. Ed aggiungeva: �Il PD
sarebbe l'ultima e forse la pi� pericolosa delle delusioni che potremmo dare
non solo ai quattro milioni e passa di cittadini che si sono messi in fila per
le primarie, ma a tutti quegli italiani che si attendono che l'Italia divenga
una normale, moderna democrazia liberale�.
La notizia merita da oggi una riflessione attenta:
dall�uscita di Bordon dalla maggioranza inizia un nuovo tempo per il Paese, da
oggi occorre rimboccarsi le maniche e lavorare, gli italiani si aspettano una
stagione nuova segnata dall�impegno di una classe dirigente giovane ed anche
da un determinante ritorno dei cattolici alla politica ed alla guida, insieme
alle altre forze moderate e liberali, di questo Paese.
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