Era il 1992 quando, per prima, la Lega Nord
indicava nel federalismo la ricetta vincente per il rilancio
economico e sociale del nostro Paese ed in particolare del nord.
Dopo quindici anni, dopo le leggi Bassanini, la
riforma del Titolo V della costituzione, il naufragio referendario
del progetto di riforma costituzionale del centro-destra, il Governo
si appresta oggi a presentare alle Camere il disegno di legge sul
federalismo fiscale in attuazione dell�art. 119 della costituzione,
confermando cos� come quello del federalismo resti un tema centrale
(e un nodo irrisolto) del dibattito politico.
Le idee sono poche, la strumentalizzazione
politica altissima. L�impressione � che, al di l� degli slogan,
manchi un�idea politica di fondo su quale modello di federalismo si
auspichi per il nostro Paese. Al contrario, la ricerca di una
ricetta federale per l�Italia necessita di un dibattito politico e
culturale pi� maturo e consapevole, capace anche di ripartire dalle
nozioni base di tale forma di divisione dei poteri e dall�analisi
delle sue origini storiche ed ideologiche, della sua evoluzione nel
corso dei secoli e delle sue diverse forme.
Quale modello di federalismo per l�Italia? Questo
l�interrogativo cui Fabio G. Angelini, Condirettore del Centro Studi
e Documentazione Tocqueville-Acton, cerca di dare risposta nel suo
nuovo focus paper (n. 6/2007) liberamente scaricabile su
www.cattolici-liberali.com.
Secondo Angelini �le riforme sin qui approvate
non sono state capaci di avviare l�auspicato processo di
affrancazione dello Stato Italiano dalle logiche centralizzatrici ed
uniformizzanti che ne avevano caratterizzato l�organizzazione per
pi� di quarant�anni�. Questo perch�, continua Angelini, �sebbene
qualche risultato in termini di innovazione sia stato raggiunto, il
tentativo riformatore risulta irrimediabilmente viziato da un lato,
dal fatto essere di tipo top-down e, dall�altro, di aver riposto
un�eccessiva enfasi sulla sussidiariet� verticale e poca, anzi
pochissima, su quella orizzontale�.
Quella delineata da Fabio G. Angelini nel focus
paper n. 6/2007, � una ricetta federale per l�Italia basata su due
ingredienti: contenimento del potere politico ed attuazione della
sussidiariet� orizzontale, in cui le esigenze di sviluppo economico
e di coesione e tutela sociale trovano eguale soddisfazione grazie
al riconoscimento di maggiori ambiti di libert� e di azione alla
societ� civile e ai corpi intermedi attraverso l�introduzione di
strumenti capaci di scoraggiare un eccessivo interventismo pubblico
e la concreta attuazione del principio di sussidiariet� orizzontale.
Una ricetta federale per l�Italia che invita
politici e amministratori locali a riflettere sul fatto che il
federalismo non �, come alcuni erratamente pensano, un pi� efficace
ed innovativo strumento di intervento pubblico nell�economia e nella
societ� bens�, al contrario e se ben attuato, uno strumento di
contenimento del potere politico a presidio della libert� dei
singoli e dei corpi intermedi.
Uno strumento, per cos� dire, capace di
accellerare il passaggio da un modello di societ� chiusa (come la
nostra) ad una societ� aperta in cui grazie a pi� efficienza, pi�
libert�, pi� concorrenza, pi� responsabilit�, pi� merito e pi�
equit� sia assicurata una maggiore tutela e realizzazione delle
libert� e dei diritti fondamentali dei singoli.
�
Focus Paper n. 6/settembre 2007 - Quale
modello di federalismo per l'Italia? di Fabio G. Angelini �
liberamente scaricabile
qui.