2 agosto 2007
COMUNICATO STAMPA RELIGIO INSTRUMENTUM REGNI? NO, GRAZIE
Il Centro Studi e Documentazione Tocqueville-Acton esprime la propria
contrarietà a qualsiasi forma di uso strumentale della Chiesa da parte delle
autorità politiche. In particolare, l’invito rivolto dal Presidente del Consiglio Romano Prodi
alla Chiesa, affinchè questa si mobiliti contro l’evasione fiscale esortando i
fedeli a pagare le tasse, è da condannare senza appello. Non è tollerabile,
infatti, attaccare la Chiesa ogni qual volta si interessa lecitamente del bene
comune difendendo i valori della vita e della famiglia contro ogni forma di
relativismo etico e morale, e poi auspicare un suo più deciso intervento a
sostegno della politica fiscale del governo. Come affermato da Flavio Felice, direttore di Tocqueville-Acton, nel suo
articolo “Il governo delle
tasse pensa che la Chiesa sia un’agenzia delle entrate” pubblicato oggi
su l’Occidentale, “l’invito al pagamento dei tributi assomiglia tanto al
tradizionale uso strumentale della Chiesa da parte delle più classiche autorità
politiche autoritarie e totalitarie”. La tradizione liberale (cattolica e non),
prosegue Felice, “insegna che il bene comune non coincide con lo Stato e poiché
non esiste una sola modalità di regime fiscale, non si capisce perché mai un
premier dovrebbe pretendere che la propria ricetta fiscale sia più morale di
un’altra”. Ciò che la Chiesa insegna è piuttosto che ciascuna persona per vocazione è
chiamata, in quanto imago Dei, a contribuire con le proprie energie e sostanze
all’edificazione del bene comune lavorando, intraprendendo, ricercando ed anche
(ma non solo) pagando le tasse. Nella prospettiva antropologica offerta dalla dottrina sociale della Chiesa,
la realizzazione del bene comune, diversamente da quanto sostenuto dal
Presidente del Consiglio, è frutto del rispetto dei principi di solidarietà e di
sussidiarietà e, quindi, del rispetto del valore cristiano della centralità
della persona. Secondo Flavio Felice, infatti, “in questa prospettiva, il compito della
politica, anche utilizzando la leva fiscale, dovrebbe essere quello di
organizzare la solidarietà, catalizzando tutte le energie della società civile e
sviluppando la partecipazione di tutti i cittadini ad edificare una società più
umana, ciascuno in base alle proprie capacità, inclinazioni e possibilità”.
Peccato però che il governo, piuttosto che seguire il prezioso insegnamento
della dottrina sociale della Chiesa, ispirando, stimolando ed aiutando l’opera
della società civile, incoraggiando i cittadini a diventare attivi e solidali
l’uno con l’altro, faccia tutto l’opposto, arrivando fino a manipolare i testi
della tradizione cristiana nel tentativo di ridare credibilità alla propria
azione. Tocqueville-Acton Per informazioni: Fabio G. Angelini
Tel. +39 348.0349131 vai indietro |